Tiramisù alle fragole Val Venosta e cioccolato bianco
La versione fresca e golosa, buona per tutti
Dall’incontro tra le deliziose fragole Val Venosta e preziose scaglie di cioccolato bianco, nasce un dessert irresistibilmente goloso. La freschissima rivisitazione del classico dolce della tradizione è perfetta anche per i più piccoli. Ottima da assaporare un cucchiaio alla volta nelle calde serate estive.
35 min.
facile
Ingredienti
per 1 pirofila (ca. 25 x 20 cm)
per la crema 100 g cioccolato bianco 250 g mascarpone 250 g ricotta 250 g yogurt bianco naturale 85 g zucchero 1 cucchiaino di succo di limone inoltre 600g di fragole Val Venosta 2 cucchiai di succo di limone ca. 150 g di biscotti al burro q.b. scaglie di cioccolato bianco per decorare
Per preparare il tiramisù alle fragole e cioccolato bianco, tritate il cioccolato bianco e mettete da parte. In una ciotola lavorate il mascarpone con la ricotta fino a renderli cremosi. Unite lo yogurt, lo zucchero e il succo di limone e mescolate bene. Incorporate il cioccolato bianco tritato e riponete la crema in frigo.
Lavate le fragole e tagliatele a fettine. Mettete da parte 450 g di fragole tagliate e frullate le restanti con il succo di limone.
Distribuite 1-2 cucchiai di crema sul fondo della pirofila, poi realizzate uno strato con i bi-scotti al burro. Spalmate metà delle fragole frullate sui biscotti, poi spalmateci anche metà della crema al mascarpone e yogurt e successivamente realizzate uno strato con le fragole a fette.
Ripetete il tutto realizzando un altro strato di biscotti, distribuiteci le fragole frullate restanti, poi la crema restante ed infine realizzate un altro strato con le fette di fragole. Terminate cospargendo il tiramisù alle fragole con le scaglie di cioccolato bianco. Coprite con pellicola e riponete in frigo per almeno 3 ore prima di servire.
Ricetta di Julia Morat
Passione Cooking
Altoatesina doc, ovvero italiana di madrelingua tedesca come le piace definirsi, Julia ama cimentarsi nella rivisitazione di ricette di famiglia di mamma Reinhild e nonna Imma, arricchendole con qualche elemento innovativo e internazionale. Julia lo ammette, per quanto si rilassi ai fornelli, se c’è una cosa che non le riesce tanto bene è seguire le ricette. In cucina ama osare, sperimentare, accostare, ma l’ingrediente che proprio non manca mai nelle sue creazioni è il sorriso.
La storia della mela, si sa, inizia nel giardino dell’Eden. Da allora il frutto “proibito” non ha perso nulla della sua forza attrattiva. Invitante da mordere, squisita da gustare ma anche toccasana per la salute, come sanno da sempre i contadini venostani prima ancora che venisse coniato il motto “una mela al giorno toglie il medico di torno”. Ecco perché ogni giorno si impegnano al massimo per darci i migliori frutti possibili.