Un gioco di strati e consistenze per un dolce veloce da preparare che stupisce tanto gli occhi quanto il palato. Mele Gala, latte di cocco e semi di chia per la base; fragole, banane per lo smoothie; cereali soffiati e lamponi a decorazione.
30 min.
facile
Ingredienti
per 2 persone
per il chia pudding 1 mela Gala 400 ml latte di cocco (o altro latte vegetale) 50 g semi di chia q.b. sciroppo d’acero (o miele)
per lo smoothie 2 banane 250 g di fragole q.b. latte di cocco (o altro latte vegetale) q.b. sciroppo d’acero
per decorare q.b. lamponi q.b. miglio soffiato (o altri cereali a piacere)
Sbucciate e tagliate a tocchetti la mela. Frullatela con il latte di cocco e addolcite il tutto con lo sciroppo d’acero. Aggiungete i semi di chia, mescolate e lasciate riposare per 20 minuti o tutta la notte in frigorifero.
Riunite nel boccale del frullatore tutti gli ingredienti per lo smoothie e frullate fino a ottenere una consistenza liscia e cremosa.
Mettete a raffreddare 10 minuti nel congelatore o 20 minuti in frigorifero (non deve ghiacciare ma solo raffreddarsi bene).
Componete il chia parfait versando nei bicchieri un primo strato di chia pudding e successivamente uno di smoothie. Guarnite a piacere con i lamponi e i cereali.
Ricetta di Giovanna Hoang
La Petite Xuyen
Il suo vero nome è ThiKim Xuyến (che in vietnamita significa braccialetto), ma per comodità di pronuncia tutti la chiamano da sempre: Giovanna. Nata in Vietnam, vive in Italia, a Milano, dall’età di 2 anni. È cresciuta a suon di springrolls, noodles, phở e curry, ma sognava lasagne e cotoletta alla milanese. Il cibo per lei è cultura, amore, passione, vita! E “La PetiteXuyen” non è semplicemente una cucina virtuale, ma una dispensa affacciata sul mondo!
La storia della mela, si sa, inizia nel giardino dell’Eden. Da allora il frutto “proibito” non ha perso nulla della sua forza attrattiva. Invitante da mordere, squisita da gustare ma anche toccasana per la salute, come sanno da sempre i contadini venostani prima ancora che venisse coniato il motto “una mela al giorno toglie il medico di torno”. Ecco perché ogni giorno si impegnano al massimo per darci i migliori frutti possibili.