La mia storia
Perché avete scelto l’agricoltura biologica?
Ci sono molti motivi a favore della coltivazione biologica, sia ideologici che pratici. Da un lato, volevamo assumere un ruolo esemplare e dimostrare che anche una produzione ecologica e responsabile può essere economicamente sostenibile. Come padre e nonno prendo molto sul serio questo ruolo di esempio, ed è per me fondamentale che i giovani comprendano quanto siano importanti la natura e l’agricoltura biologica. Vorrei quindi che scuole, asili e ospedali utilizzassero più prodotti biologici – dovrebbe essere quasi obbligatorio.
Proprio in tempi politicamente così poco sensibili, non si dovrebbe rinunciare al pensiero biologico, ma piuttosto investire sul futuro dell’agricoltura bio. In Alto Adige abbiamo sicuramente un alto livello nella frutticoltura naturale e rappresentiamo un modello per lo sviluppo del settore.
Quali misure ecologiche adottate nei vostri meleti?
Sono tanti piccoli accorgimenti che ogni azienda può mettere in atto per contribuire, nel suo piccolo, a un cambiamento più ampio. Utilizziamo mezzi ecologici in modo mirato e puntuale per proteggere le mele. Abbiamo ricreato la natura nei nostri frutteti attraverso siepi e rifugi per rettili e insetti, favorendo così la biodiversità.
Sulla nostra superficie di 1,5 ettari coltiviamo diverse varietà come Kanzi®, Natyra® e Gala: da un lato per coprire nicchie di mercato, dall’altro per garantire varietà e diversità. Le diverse varietà fioriscono in momenti differenti, permettendo alle api di produrre miele più a lungo.
Lei lavora come veterinario. Come vede la biodiversità da questo punto di vista?
La biodiversità è una risorsa fondamentale per mantenere l’equilibrio della natura. Le nuove sfide che la natura deve affrontare, soprattutto a causa del cambiamento climatico, possono essere superate solo grazie alla biodiversità. La varietà di piante e animali sarà la garanzia per la sopravvivenza dell’umanità.